Nel 1492, mentre Cristoforo Colombo a sua insaputa scopriva l'America, a Barga (in provincia di Lucca) la cronaca locale riporta la storia di una sfera di fuoco che solcò il cielo con grande rombo (probabilmente si trattava del passaggio di un meteorite dal peso di 120 chilogrammi che si schiantò nel novembre dello stesso anno in Alsazia, nei pressi di Ensisheim)
Qualche secolo dopo, precisamente nel 1954, Urania, la collana della Mondadori dedicata ai racconti di fantascienza, pubblicò il romanzo Sfere di Fuoco di Erik van Lhin (uno dei tanti pseudonimi del prolifico autore statunitense Lester del Rey)
Nel romanzo , ambientato sul pianeta Mercurio, una colonia di terrestri deve fare i conti non solo con le tempeste magnetiche solari ma anche con un'entità fornite di intelligenza propria (appunto le Sfere di Fuoco).
Dal racconto di fantascienza passiamo a quella del mito o leggenda:
Si narra che ogni anno ad ottobre sul fiume Mekong misteriose sfere di fuoco, chiamate dalla popolazione locale bung fay paya nak, si elevano dalla sua superficie verso il cielo notturno, per poi scomparire alla vista.
Per la popolazione queste sfere non sono altro che emanazioni di un leggendario popolo di uomini -serpenti: i naga.
La scienza, comunque, ci dice che nella categoria sfere di fuoco possiamo includere i fulmini globulari, i fuochi fatui e altri fenomeni simili delle quali la scienza fornisce le seguenti ragioni:
Alcune sfere di fuoco sembrano essere il prodotto di organismi viventi: il decadimento della materia organica nelle paludi e in altre zone umide porta al rilascio di gas contenti metano e fosforo (fosfina) che possono incendiarsi dopo avere interagito con l'ossigeno dell'atmosfera producendo, quindi, una luce tremolante sospesa a mezz'aria.
Alcuni fenomeni, d'altra parte. sono di origine elettrica come, a esempio, una scintilla all'interno del terreno durante un terremoto: in questo caso le rocce sollecitate rilasciano un flusso di elettroni in superficie dove, sempre interagendo con l'aria, producono lampi di luce.
Il discorso cambia quando si parla di fulmini globulari che si producono in atmosfera indipendentemente da esserci o meno un temporale in corso:
La loro forma è pressoché sferica e di diametro variabile, mentre il loro movimento è rapido e casuale, oppure, al contrario, rimangono stazionarie nel cielo ( potrebbe essere una spiegazione ai recenti avvistamenti di droni misteriosi nei cieli degli Stati Uniti? Questa è solo una mia modesta ipotesi).
Una certa cronaca, diciamo al limite dell'impossibile, parla di alcuni casi in cui il fulmine globulare, entrando in una casa (da una finestra aperta?), ha ucciso chi si è trovato in quella stanza.
Oppure si parla anche di fulmini globulari passeggiare lungo la corsia di un aereo (è quello che riferì l'astronomo Roger Jennison durante un volo notturno nel 1963).
Le risposte al quesito riguardante la natura dei fulmini globulari sono varie (in alcuni casi bizzarre) e vanno dai micro buchi neri, fenomeni dovuti a particelle calde di silicio, una reazione nucleare in miniatura (a proposito di bizzarrie, fino a crisi allucinatorie dovute all'epilessia (mai riscontrate in medicina!).
Lo scienziato cinese H.C. Wu dell'Università di Zhejiang, prendendo spunto che le sfere potrebbero essere formate da radiazioni a microonde, ipotizza che:
Le microonde nascono da un gruppo di elettroni accelerati a una velocità prossima alla quella della luce.
Ciò avviene quando il terreno è colpito da un fulmine, in particolare gli elettroni sono accelerati dal forte campo magnetico, creato come quando un canale di elettroni si muove gradualmente dalla base di una nuvola verso il suolo, appena prima del flash luminoso e cioè del fulmine.
In quella parte del fulmine che raggiunge il suolo, prosegue Wu, si può produrre un gruppo di elettroni relativistici, che, a loro volta, emettono intense radiazione a microonde: indipendentemente dalla fonte, le microonde atmosferiche producono plasma caricando l'aria circostante.
La radiazione esercita una pressione sufficiente a spingere il plasma verso l'esterno in una bolla che noi, per l'appunto, vediamo come un fulmine di forma sferica.
Le microonde intrappolate al suo interno continuano a generare plasma e quindi a mantenere in vita la bolla per una breve durata.
Il fulmine, alla fine, sbiadisce appena la radiazione, trattenuta all'interno della bolla, viene dissipata.
In caso contrario la bolla si rompe causando un'esplosione.
La presenza di microonde e plasma come componenti dei fulmini globulari ne spiegherebbe alcune delle proprietà come quella di attraversare i vetri delle finestre, creare un rumore udibile all'orecchio umano e generare ozono.
Questo, sempre secondo le teorie dello scienziato cinese, spiegherebbe come un fulmine globulare può entrare anche nella cabina di pilotaggio di un aereo: gli elettroni ne attraverserebbero il guscio metallico dopo essere stati accelerati dall'energia prodotta dal fulmine.
in ogni caso la scienza continua a indagare per fornire una risposta precisa ed esauriente per quanto riguarda la formazione delle sfere di fuoco....forse i naga potrebbero aiutarci per derimere questo mistero.