Visualizzazione post con etichetta Biografie. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Biografie. Mostra tutti i post

venerdì 22 marzo 2024

"La vasca del Führer" di Serena Dandini

Mi piacciono quelle fotografie in bianco  e nero che raccontano  una storia.

A esempio  quella che ritrae una donna mentre si  lava in una vasca da bagno: l'occhio  di  chi  osserva si  sofferma sul viso  della donna, bellissima, poi scorre su  di un paio  di  anfibi  militari sporchi  di  fango  ai  piedi  della vasca.

infine su quel  elemento  che da solo  ci dirà dove ci  troviamo e in che periodo  della storia: una cornice sul bordo  della vasca con dentro  una foto  che ritrae Adolf Hitler.

Siamo  nell'aprile del 1945 a Berlino, precisamente in Prinzregenteplatz, la residenza del  Führer.

Lee Miller Penrose durante la Seconda guerra mondiale

Lei, la protagonista del  libro  di  Serena Dandini La vasca del Führer, è Lee Miller Penrose (Poughkeespie, New York, 23 aprile 1907 - Chiddingky, Regno Unito, 21 luglio 1977).

Per onore di  cronaca bisogna citare l'autore della fotografia e cioè il collega di  Lee Miller: David E. Scherman.

Lee Miller, insieme a Margaret Bouke-White, furono le uniche due donne accreditate presso l'esercito degli  Stati Uniti, durante l'ultimo  conflitto mondiale,  come fotoreporter di  guerra.

Lee Miller pochi  giorni  prima di  quella iconica immagine, dove appare molto stanca, ha fotografato gli orrori dei  campi  di  sterminio di  Dachau  e Buchenwald, lo  ha fatto per un servizio  che verrà pubblicato su  di una rivista che si occupa di  tutt'altra cosa rispetto  alla guerra: Vogue.

la storia della vita di  Lee Miller inizia con un dramma: all'età di  sette anni subisce una violenza sessuale, forse da parte di un amico  di  famiglia (non si è mai  saputo  chi  fosse stato il violentatore).

Ma è, quando diciannovenne, la fortuna le viene incontro in un modo che solo in alcune trame di  film sembra possibile.

Lei  cammina distrattamente per le strade di  Manhattan quando  sta per essere investita da un'automobile: a salvarla ci pensa un passante, non uno  qualunque, è Condé Montrose  Nast, proprietario  e fondatore di  Vogue e Vanity  Fair.

Lui rimane affascinato  dalla figura e bellezza della giovane donna tanto  da proporle di  diventare fotomodella per Vogue.

La prima foto in cui  Lee Miller appare nelle vesti  di  fotomodella risale al 15 marzo 1927,  da quella data in poi la sua carriera vola in un continuo  crescendo.

A parte un piccolo  episodio  accaduto l'anno  dopo, quando una sua foto  a figura intera venne utilizzata per una pubblicità per assorbenti intimi: mai  nessuno, prima di  allora, aveva fatto simile accostamento  che andava contro centri principi di una mentalità bigotta (mentre nell'Italia odierna si  è pensato  di  aumentare l'IVA sugli  assorbenti....scusate la divagazione).

Lei, però, a fare solo  la modella proprio  non ci pensa e quindi  decide di passare dall'altra parte dell'obiettivo recandosi  a Parigi  per diventare allieva di  Man Ray.

Con il tempo  sarà sempre più brava nell'arte fotografica, fino  a diventare, per l'appunto, una fotoreporter di  guerra.

Serena Dandini nel  suo libro La vasca del  Führer è molto  brava a seguire la storia di  Lee Miller nei  luoghi  dove ha vissuto, nei  suoi incontri con personaggi famosi  e nella descrizione di una donna formidabile, un genio libero, che ha saputo  anticipare quelle spinte necessarie affinché alle donne vengano riconosciuti i propri  diritti  nella società.

La vasca del  Führer si  legge come un romanzo, tanto più attraente per il fatto  che raconta una storia vera.