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mercoledì 31 luglio 2024

Ahi, ahi....Mr. Bryson: I didn't have fun this time

 


Bill Bryson è sempre.....Bill Bryson

Sennonché in questo sua opera (?) Piccola grande isola, il seguito  di Notizie da un'isoletta ( libri entrambi dedicati all'Inghilterra), più che il Bill Bryson che tanto  mi ha divertito  nei  suoi precedenti libri  (che ovviamente ho  letto), ho trovato il personaggio  di un vecchietto piuttosto  rancoroso  che spara a zero su  tutto  e tutti. 

Qualche esempio?

A pagina 145 a proposito  di internet  e degli informatici scrive testualmente:

<<D'altra parte internet è così: non è che un ammasso  di informazioni digitali, senza cervello e senza sentimenti: in effetti, proprio  come gli informatici>>.

A pagina 156 è in disaccordo con l'autore di un articolo pubblicato  sulla rivista Economist riguardanti le cinture verdi intorno  alle città,  giudicandolo "idiota, pomposo, saccente".

Va bene, forse sto  esagerando  e questo suo libro non mi è particolarmente piaciuto, ma cosa dire quando lui  ride (o  vuol  fare ridere) delle sue flatulenze.

Infatti, parlando della sua  visita a Blenheim (monumentale residenza di  campagna a Woodstock  nell'Oxfordshire) descrive la sua prodezza: 

<< ....a peggiorare le cose, nel nostro  gruppo c'era qualcuno  che stava mollando  scorregge tanto  silenziose quanto letali. Fortuna volle che fossi io, quindi  non ero neanche lontanamente infastidito  come gli  altri>>.

Immagine che una simile confessione abbia suscitato in più di un lettore (ma anche in qualche lettrice) delle grasse risate, da parte mia spero  di non incontrare mai  Bill Bryson al  chiuso in un museo.....

Togliendo  il cinquanta o sessanta  per cento  delle pagine del libro scritte con questo tenore, il restante può bastare per una  una lettura sotto l'ombrellone.




lunedì 11 marzo 2024

"La via dei Tarocchi" di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa


Per quanto  ne so, Alejandro Jodorowsky non siede più ai  tavoli del  Café La Teneraire di  Parigi offrendosi  di  leggere i Tarocchi, gratuitamente, agli  avventori che desideravano farlo.

Posso  solo  immaginare la delusione di  chi  avrebbe pensato di  avere dei  lumi sul proprio  futuro (cosa da chiromante di Luna Park).

Alejandro Jodorowsky

Per A.J. la lettura dei  Tarocchi è invece uno  strumento per fare riaffiorare tutto  ciò che nelle persone è  nascosto nel profondo  della psiche.

Il tutto  costruendo un mandala che,  come nelle parole di Carl G. Jung, è la rappresentazione della psiche stessa.

Nel  merito il libro si  compone di  quattro  parti e cioè:

- La prima ha lo  scopo di  farci  familiarizzare con la struttura globale dei  Tarocchi e con i riferimenti numerologici e simbolici a essi legati.

- La seconda parte l'autore esamina, uno per uno, gli  Arcani  maggiori  e quelli minori.

- Nella terza parte si  descrive lo  studio  dinamico dei  Tarocchi, il rapporto intercorrente tra una coppia di  carte e le relazioni con altre.

- L'ultima parte è dedicate interamente alla lettura pratica dei  Tarocchi.

 

 Inoltre, Alejandro Jodorowsky, fa riferimento unicamente ai Tarocchi  di  Marsiglia (per cui il complemento  al  testo prevede l'acquisto  di un mazzo di  queste carte), dando  a esse un'interpretazione minuziosa (fin troppo) ma personale, cosa che può differire dal punto  di  vista del  lettore.



sabato 6 gennaio 2024

" Una passeggiata nei boschi" , autore: Bill Bryson

C'è una frase nel libro  di  Bill Bryson che mi accomuna all'autore, e cioè quando  scrive:

<<... ero  sporco, colavo  sudore, ero  stanco morto e abbastanza malmesso da far girare i passanti.

ero  di  nuovo un'escursionista>>.

Immagine ©caterinAndemme

Uhm!... a dire la verità non sono mai  arrivata al punto  che la gente si  girasse incontrandomi ma, per quanto  riguarda stanchezza e sudore (e un po' di sporcizia), la descrizione di  Bryson è veritiera.

Ritornando  al libro, forse solo  sommando  tutti i passi percorsi  nei miei  trekking ed escursioni, potrei  dire di  avere superato l'autore, sennonché lui  si  è cimentato nella famosissima Appalachian Trial : qualcosa come 3400 chilometri  da percorrere, più di quattro  volte il Cammino  di Santiago, quasi  tre volte e mezzo  la Via Francigena.

Inoltre il nostro  eroe (e adesso  vado a spiegarvi  perché lo  considero  tale) lo  ha fatto in compagnia del suo  amico Stephen Katz, senza che entrambi  avessero  esperienza di  trekking e con qualche chilo  (tanti  chili) di  troppo: insomma due veri cittadini!

La descrizione che il libro  da di  quest'avventura è un vero  spasso, anche quando  si parla di  bufere di  neve e di  insetti  famelici (oltre che di  animali  altrettanto  famelici) ma, soprattutto, si parla degli incontri con un'umanità molto  varia.

Insomma, Una passeggiata nei  boschi è un libro che mette buonumore e tanto  desiderio di << sporcarsi, colare sudore per essere di nuovo  un'escursionista>>.

P.S. Una passeggiata nei  boschi è anche un film dl 2015 con il titolo A spasso  nel  bosco, per la regia di Ken Kwapis, con Robert Redford, Nick Nolte ed Emma Thompson.