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martedì 16 aprile 2024

Bibliomysteries: un quasi genere letterario

Immagine © caterinAndemme

Metto  subito in chiaro che il termine Bibliomysteries in effetti non esiste se non come titolo di una monografia scritta dall'editore (nonché libraio e bibliofilo) americano Otto Penzler.

In pratica, ogni storia poliziesca dove l'ambientazione della trama si  svolge in una libreria o biblioteca (un po'  anche lo Scriptorium del monastero  benedettino descritto  da Umberto Eco nel  suo  capolavoro In nome della Rosa), oppure il soggetto principale è un libraio, o un bibliotecario oppure un collezionista di libri  rari: ecco che, in tutti  questi  casi,  ci  troviamo in un quasi - filone letterario  che è appunto definito  con il termine di  Bibliomysteries.

A questo punto, se il termine è un'invenzione (o quasi), possiamo  domandarci quale sia stato in effetti il primo libro in assoluto da poter essere definito  come capostipite del  genere.

Ancora una volta è Otto Penzler a venire in nostro  soccorso,   indicando in Scrope, or The Lost Library di  Frederic Beecher Perkins  pubblicato  nel 1874, dove l'azione della storia si  svolge per l'appunto in una libreria specializzata in libri  antichi  e aste libraie.

Ovviamente è inutile cercare il libro in questione essendo praticamente introvabile ma, volendo,  possiamo  sempre accontentarci della sua versione digitale offerta da Google Libri:


Continuando nella cronologia dedicata ai Bibliomysteries, arriviamo  all'anno 1898, quando Ferguson Hume nella sua raccolta Hagar of the Pawn - Shop, la protagonista Hagar Stanley, una detective donna, si  trova davanti  a un enigma riguardante una seconda edizione della Divina Commedia di Dante.



Nel 1937 in These Names Make Clues di E.C.R. Lorac, l'ispettore capo Macdonald viene invitato  ad una caccia al  tesoro dall'editore Graham Coombe: il gioco  della caccia al  tesoro  termina quando  viene trovato il cadavere dello  scrittore di thriller Andrew Gardien.



Per terminare questa piccola raccolta di libri dedicata al Bibliomysteries,  un libro molto più recente, pubblicato nel 2015 è Disclaimer (in italiano pubblicato con il titolo Una vita perfetta) della scrittrice Renee Knight.

L'incipit del libro  è già di per sé  intrigante:

<< Immagina di  ricevere un libro  a casa tua. Non sai  chi lo ha scritto, non sai  come sia arrivato  fin lì.
Sai  solo  che dentro  c'è il tuo  segreto più pericoloso. Il segreto  che potrebbe distruggere la tua vita perfetta>>.

E' quanto Catherine Ravenscroft, una donna affermata per i suoi programmi  televisivi, dovrà affrontare trovando sul suo  comodino  un libro intitolato Il perfetto  sconosciuto dove, appunto, la storia è incentrata sulla sua vita e sul suo più intimo  segreto.

 



lunedì 19 febbraio 2024

Il codice Grolier

Una pagina del  Codice Grolier

Il ritrovamento  negli  anni '60 di un manoscritto in lingua maya risalente al  periodo  preispanico, sarebbe degno per la trama di un ennesimo  film incentrato  sulla figura dell'archeologo avventuriero Indiana Jones (dubito che Harrison Ford, considerando  anche l'età, voglia impersonare ancora l'intramontabile Indiana Jones).  

Il manoscritto, infatti, venne rinvenuto   da alcuni  tombaroli in una grotta dello  stato  messicano dello  Chiapas e venduto  nel 1965 al  collezionista Josué Sàenz, e infine, nel 1971, esposto  al Grolier Club di  New York ( da qui  si comprende il perché del  nome  Codice Grolier).


Pagina del  Codice Parigi 


una volta che fu  accertata la sua autenticità risultò  essere il più antico  codice in lingua maya tra quelli conosciuti e cioè: Il Codice di  Madrid, il Codice di  Dresda e il Codice di  Parigi ( i nomi  si  riferiscono alle città dove sono  custoditi i codici)

A questo punto è bene ricordare che i  Maya pur non avendo prodotto molti  documenti  scritti, hanno  utilizzato  come supporto per la scrittura materiale organico (a esempio cortecce vegetali) che nel  tempo  venivano  deteriorate dal  clima umido dell'America Centrale, per non parlare poi  della distruzione avvenuta per mano  dei  conquistadores.

Ritornando  al Codice Grolier, esso è composto da dieci  pagine contenenti  geroglifici Maya rappresentanti raffigurazioni  di  divinità e un calendario  con gli  spostamenti  di  Venere che ricopre un arco  di tempo  di 104 anni ( Venere è un pianeta molto  importante per i  Maya per stabilire la data di eventi di  carattere religioso).


L'autenticità del  Codice Grolier è stata stabilita dopo  attente analisi al  radiocarbonio  che hanno  confermato la data risalente al primo  periodo  post-classico (900 -1200 d.C.) e che le divinità raffigurate nelle immagini non erano  ancora state catalogate al momento  della scoperta.

Una curiosità: un particolare pigmento presente nei  fogli e chiamato  Maya blu, è stato  sintetizzato in laboratorio  solo dopo il 1980.


sabato 10 febbraio 2024

Picatrix, ovvero "Il fine del saggio"


Premetto  che Picatrix non è un libro  da comodino, quindi  non concilia il sonno, oppure, al contrario, in alcuni può indurlo.

Non è neanche classificabile come uno  pseudobiblia (vedi box seguente) come, per esempio, il Necronomicon invenzione letteraria di  H.P. Lovecraft.


Dunque, cosa è Picatrix?

Il curatore di  questa edizione, Paolo Aldo  Rossi, docente di  Storia del pensiero  scientifico presso  l'Università di  Genova,  spiega che il libro  è la prima traduzione in italiano del  testo integrale in latino (a sua volta tradotto  dall'arabo) dell'opera originale Ghayat al-hakim (in italiano Il fine del  saggio).

Picatrix è il testo più diffuso  nel  campo della magia teorica - cerimoniale nel  medioevo e nell'epoca rinascimentale lo si poteva trovare tra le raccolte dei  maggiori  filosofi: da Pico della Mirandola a Marsilio Ficino, da Leonardo a Campanella

Ovviamente la Chiesa ci  mise ben poco a bollare il Picatrix come un manuale satanico.

Immagine ©caterinAndemme

Pur non essendo un'appassionata di  esoterismo - riconoscendo , però, che sotto la scorza della vita quotidiana scorrono  delle correnti subliminali che arrivano in superficie, ma che il loro  riconoscimento  dipende dalla sensibilità soggettiva - ho  acquistato il libro per la curiosità (e perché il prezzo  di  copertina era ridotto del  cinquanta per cento) verso  la lettura di un testo del pensiero  magico - esoterico.

Adesso  vi lascio perché questa sera ho un invito  al  Sabba e non voglio  sfigurare davanti alle mie sorelle......





martedì 30 gennaio 2024

Hsi Yuan Chi Lu: la scienza forense in un antico testo cinese

 

Immagine ©caterinAndemme

Dimenticatevi  CSI dove si  arriva alla soluzione di un delitto  partendo  da un'esile traccia e dall'aiuto  della tecnologia: in questo  caso  tutto è più facile se dietro  vi sono una regia e una sceneggiatura.

Nella realtà le indagini  condotte attraverso i metodi  della scienza forense sono molto più complesse di  quelle della finzione cinematografica, ma non per questo prive di un certo loro  fascino dovuto a risultati  di  studi e aggiornamenti tecnologici sviluppati nel corso  di  decenni.

Dal punto  di  vista strettamente giuridico  si  può dire che già nell'antica Roma sia l'imputato, sia la persona ricoprente il ruolo  di  pubblico  ministero, dovevano presentare entrambi  le prove ai  fini  di  un'assoluzione o  di una condanna.

E' ovvio  che nei  tempi  di  allora non era possibile stabilire l'innocenza o la colpevolezza di un individuo su  basi  scientifiche, bisogna aspettare fino  al 1247 quando in Cina verrà stampato  quello  che è considerato il più antico  testo  di  medicina forense: Hsi Yuan Chi Lu (Sul lavare via i torti  e le accuse ingiuste).


L'autore non è un medico, bensì un giudice: Sung Tzu (da non confondere con il generale e filosofo Sun Tzu  autore de L'arte della guerra vissuto in Cina tra il VI e il V secolo  a.C.).

La sua opera, ristampata fino a quasi l'inizio  degli  anni '50 del  secolo scorso, redige una vera e propria guida per aiutare i funzionari chiamati a indagare sui  delitti.

A esempio  Sung Tzu disquisisce sull'esame delle ossa umane:


Più macabro, ma pur sempre importante nell'analisi del  ritrovamento  di un corpo, è la descrizione di  esso in rapporto al  tempo  trascorso  dal  decesso:  


A questo punto  tralascio la descrizione di un cadavere nelle stagioni  di inverno  e autunno....