Immagine © caterinAndemme |
Metto subito in chiaro che il termine Bibliomysteries in effetti non esiste se non come titolo di una monografia scritta dall'editore (nonché libraio e bibliofilo) americano Otto Penzler.
In pratica, ogni storia poliziesca dove l'ambientazione della trama si svolge in una libreria o biblioteca (un po' anche lo Scriptorium del monastero benedettino descritto da Umberto Eco nel suo capolavoro In nome della Rosa), oppure il soggetto principale è un libraio, o un bibliotecario oppure un collezionista di libri rari: ecco che, in tutti questi casi, ci troviamo in un quasi - filone letterario che è appunto definito con il termine di Bibliomysteries.
A questo punto, se il termine è un'invenzione (o quasi), possiamo domandarci quale sia stato in effetti il primo libro in assoluto da poter essere definito come capostipite del genere.
Ancora una volta è Otto Penzler a venire in nostro soccorso, indicando in Scrope, or The Lost Library di Frederic Beecher Perkins pubblicato nel 1874, dove l'azione della storia si svolge per l'appunto in una libreria specializzata in libri antichi e aste libraie.
Ovviamente è inutile cercare il libro in questione essendo praticamente introvabile ma, volendo, possiamo sempre accontentarci della sua versione digitale offerta da Google Libri:
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