Quando i lettori statunitensi lessero nel 1984 La guerra dei quaranta minuti (in originale The Forty-Minute War), non avrebbero mai immaginato che diciassette anni dopo - precisamente la data che resterà indelebile nella memoria è l'11 settembre 2001 - la tragedia dell'attacco terroristico alle Twin Towers avrebbe superato ogni fantasia.
La trama del libro, infatti, è quella di un attacco terroristico da parte della Jihad, perpetrato facendo schiantare un Jumbo Jet con una testata nucleare sulla Casa Bianca. In seguito una fatale ed erronea rappresaglia cambierà i destini delle nazioni.
Janet Morris |
Il romanzo viene attribuito a entrambi i coniugi Morris ma, in effetti, è Janet Morris: nata il 25 maggio 1946 a Boston è una cantautrice, suona il contrabbasso ed è autrice di diversi racconti di fantascienza e altri di ambientazione storica.
Del marito Chris non si nulla, solo che ha divorziato dalla moglie nel 1975, quindi prima dell'uscita de La guerra dei quaranta minuti.
Il romanzo appartiene alla pregevole collana Urania ed è reperibile unicamente tra le bancarelle dei libri usati.
Diciamo che questa scarna recensione (che in effetti recensione non è) è solo da parte mia un pretesto per parlare di questo genere letterario, la fantascienza (o science-fiction se vogliamo essere modaioli e usare termini in inglese) della quale sono un'accanita lettrice.
Luce d'Eramo |
Il perché di questa mia passione si riflette nelle parole della scrittrice Luce d'Eramo:
<< La fantascienza è dunque una corrente letteraria d'avanguardia che, come tutto ciò che innova, ha i suoi balzi in avanti e le sue ricadute, le sue opere superbamente audaci e le sue opere di second'ordine meccaniche le quali dimenticano che la fantascienza è innanzitutto una prospettiva, una sorte di leva cosmica della realtà in cui viviamo...>>
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