giovedì 23 gennaio 2025

Antartide: un viaggio fantastico da Lovecraft fino a un lago misterioso

 


 Si inizia il viaggio in compagnia di  H.P. Lovecraft



<< Mi vedo  costretto  a parlare poiché alcuni  uomini di  scienza rifiutano di  prendere in considerazione i miei  suggerimenti senza darsene ragione.

E' del  tutto  contro  la mia volontà  che mi  accingo  a spiegare i motivi  per oppormi alla contemplata invasione dell'artico, all'estesa ricerca di  fossili, alla trivellazione su  larga scala e allo  scioglimento di  vaste zone della calotta ghiacciata.

Sono anche riluttante a farlo perché i miei  ammonimenti potrebbero  riuscire vani..>>. 

Se a questo incipit non segue un vostro crescente interesse per proseguire la lettura del  romanzo lovecraftiano  Le montagne della follia, posso  comprendervi in quanto l'horror d'antan di  Howard Philips Lovecraft potrebbe risultare indigesto per il climax narrativo ridondante, ma comunque coinvolgente, che alcuni  critici definiscono come opera rilevante del realismo  fantastico - che cosa sia in effetti il realismo  fantastico proprio non lo so, anzi,  se ne sapete più di me, vi invito a condividere le informazioni  con me attraverso un messaggio - dove gli  elementi  scientifici (molto  sviluppati nella scrittura di Lovecraft) si amalgamano con quelli fantastici dei miti di Cthulhu

Non per nulla in  Le montagne della follia viene citato più di una volta il Necronomicon (capofila dei  pseudobiblia altra invenzione della fervida fantasia  di  Lovecraft), senza tralasciare il tributo  che l'autore fa a un altro scrittore celebre per la letteratura dell'orrore e cioè Edgard Allan Poe.

Infatti,  di  quest'ultimo viene più volte citato il romanzo Gordon Pym proprio  all'inizio de Le montagne della follia.   

 Il romanzo, scritto  nel 1931, venne pubblicato nel 1937  (un anno prima della morte di  Lovecraft) a puntate sulla rivista Astounding Stories, dopo che la pubblicazione del romanzo fu rifiutata da Weird Tales perché giudicato  troppo  lungo ma, da come si può evidenziare dall'anteprima seguente, altri  racconti  di HPL vennero  pubblicati prima e dopo nella stessa rivista.

 Le montagne della follia è ambientato in Antartide dove una spedizione scientifica per puro  caso  si ritrova a scoprire le vestigia di un'ancestrale civiltà (gli  Esseri  Antichi) i  cui  discendenti non sono per nulla amichevoli nei  confronti del  genere umano: comprendo che tale riassunto è abbastanza restrittivo tanto  da suggerirvi di dare un'occhiata a questa anteprima  del libro edita su  Amazon  con la traduzione di Gianni Pilo, profondo  conoscitore delle opere di  HPL tanto  da avere scritto l'edizione dell'opera omnia di  Lovecraft  prima a cura della casa editrice Fanucci  e, in seguito, in quella della Newton & Compton (12 e 5 volumi  rispettivamente).

Ritornando  a quanto  scritto in precedenza, cioè agli elementi  scientifici inseriti nel  romanzo, è bene ricordare che Lovecraft sin da giovane si  era interessato alla chimica e all'astronomia fino a diventare, in età adulta, direttore di  rivista scientifiche come The Scientific Gazette e The Rhode Island Journal of Astronomy.

Nel 1945 il critico  letterario Edmund Wilson scrisse sulle pagine del  New Yorker un articolo  sulle opere di  Lovecraft dicendo testualmente: "Lovecraft non era un bravo  scrittore": io, che non sono una critica letteraria, ma da semplice fan di  HPL, dico  il contrario e cioè Lovecraft era un bravo  scrittore (contestualizzando i suoi  racconti nel periodo  in cui essi furono ) e che Le montagne della follia è (per mio giudizio) il migliore tra essi.

Il viaggio  si  conclude sul lago  Vostok

Quante volte la fantascienza ha utilizzato  come location (odio  questa parola ma la utilizzo piegandomi al lessico  corrente) i ghiacci dell'Artico  e dell'Antartico: da X- Files (serie irraggiungibile sotto  certi  aspetti) fino andando  indietro  nel  tempo a questo  film del The Thing del 1951 diretto  da Christian Nyby (e del  quale nel 1982 il regista John Carpenter ne ha tratto il film omonimo, con un sequel  del 2011, in puro  stile splatter).  


Anche il lago  Vostok come vedremo è fonte di  mistero....

Immagine tratta da Wikipedia

Come si può vedere dall'immagine soprastante, il lago  Vostok è un oceano in miniatura invisibile perché nascosto  da una coltre di  ghiaccio spessa all'incirca tre chilometri. 

Il lago  Vostok è un lago  subglaciale situato  al polo  sud la cui  scoperta risale agli  anni '70. Furono  scienziati  russi, qualche anno dopo, a riuscire a trivellare lo spessore del  ghiaccio  che lo  ricopriva per raggiungere la sua superficie ed analizzarla.

I primi  risultati  parlavano della presenza di elemento liquido appunto come l'acqua, risalente a venti milioni  di  anni  fa.

Conseguenza di  tale scoperta (mista a una irrazionale paura dettata dai  media) fu  quella di ipotizzare l'esistenza di  vita per la presenza di  antichi  batteri, presenti  unicamente in questo  sito,  dei quali non si  conosce la biologia, quindi  ritenuti  potenzialmente pericolosi.

Al  contrario, potrebbero  essere i  batteri  presenti  all'esterno che, entrando in contatto  con questo  fragile ecosistema, potrebbero inquinarlo  e distruggerlo.

Un' altra particolarità del  lago è quella dell'acqua superficiale decisamente più fredda mentre in profondità, la temperatura risulta di  essere 30 gradi sopra lo  zero: gli  scienziati propongono nei loro  studi  che ciò sia dovuto  a un assottigliarsi della crosta terrestre in quel  punto e quindi che sia il magma sotterraneo a riscaldare le acque di profondità.

Ma c'è una questione in cui  la scienza cede facilmente il passo  alla fantascienza: la presenza di una fortissima anomalia magnetica che, estendendosi per un centinaio  di  chilometri, sembrerebbe essere generata da un misterioso  elemento metallico di  forma circolare molto  regolare (ciò farebbe escludere i  resti  di un meteorite).

La presenza di  questo misterioso  oggetto è coperto  da Top Secret sia da parte russa che americana.

Chissà: da questa ipotetica astronave aliena potrebbe uscire un essere che ci  saluterebbe gridando Tekeli-li! Tekeli -li come gli  Esseri  Antichi  de Le montagne della follia

 



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