martedì 16 gennaio 2024

"Donne che corrono coi lupi"di Clarissa Pinkola Estès

 


Fu durante la mia precedente vita da pendolare che, una mattina sul treno, una donna vedendomi leggere Donne che corrono coi lupi mi disse quanto il libro le aveva cambiato  la vita.

Chiacchierammo per un po' senza che lei  mi dicesse su  come la sua vita fosse cambiata dopo  la lettura di  quel libro (d'altronde erano  fatti  suoi)

Per quanto  mi riguarda Donne che corrono coi lupi non mi ha cambiato  la vita (non ne vedo  la necessità, considerando che sono felice di  quella che ho), ma certamente ha aggiunto qualcosa al mio  bagaglio  culturale (scarso, soddisfacente o altro  dipende dal punto  di  vista).

Clarissa Pinkola Estés ha attinto  alle favole e alle tradizioni di  diverse culture con lo scopo  di  fornire una visione della natura femminile legata alla Donna Selvaggia, mettendone in risalto la forza psichica presente in essa.

Natura che, purtroppo, a volte (troppe volte, forse) viene soffocata da paure, incertezze e stereotipi.

Non è un libro  di  facile lettura, nel  senso  che l'argomento ha un suo interesse, ma 528 pagine (oltre a una cinquantina contenente le note) può risultare un po'  indigesto.

Per cui, mi sono  ritrovata a leggere il libro a piccole dosi, per meglio  metabolizzare i concetti  espressi  da Clarissa P.E.

D'altronde lei  non è una scrittrice, bensì la sua professione è quella di  analista con specializzazione in etnologia e psicologia clinica, da questo  si può dedurre (e perdonare) una certa prolissità o ripetizioni.

Anche se il titolo  Donne che corrono  coi lupi fa pensare di  essere rivolto solo  al mondo  femminile, la sua lettura può essere interessante anche per un uomo.





Nessun commento:

Posta un commento